La preoccupazione che provi guardando i tuoi nipoti immersi nei loro smartphone non è infondata. Diverse indagini italiane e internazionali mostrano che una quota rilevante di preadolescenti e adolescenti utilizza i social network, spesso con scarsa consapevolezza dei rischi, e che l’età di primo accesso sotto i 13 anni rappresenta ormai una realtà consolidata, ben al di sotto del limite formale previsto dalla maggior parte delle piattaforme. Come nonna, ti trovi in una posizione delicata: vuoi proteggere i tuoi nipoti ma temi di invadere il territorio educativo dei genitori o di sembrare fuori dal tempo. Eppure, il tuo ruolo può rivelarsi cruciale per la sicurezza digitale dei bambini, soprattutto considerando che i dati evidenziano un rischio di depressione e obesità maggiore per chi riceve dispositivi in età troppo precoce.
Il divario generazionale non è un limite, ma una risorsa
Molte nonne si sentono inadeguate di fronte alle competenze tecnologiche dei nipoti. Questa percezione va ribaltata: non devi essere un’esperta di TikTok o Instagram per trasmettere valori fondamentali come la privacy, il rispetto e la prudenza. La tua esperienza di vita ti ha insegnato che non si aprono le porte agli sconosciuti, non si rivelano informazioni personali a chi non si conosce e non si accettano regali da estranei. Questi principi valgono esattamente nello stesso modo nel mondo digitale.
Studi sul comportamento online dei minori hanno evidenziato che molti bambini e ragazzi tendono a percepire il mondo online come meno reale e quindi meno rischioso, con una conseguente minore attenzione alle proprie azioni e ai potenziali pericoli. Il tuo compito è aiutarli a comprendere che dietro ogni profilo c’è una persona reale, con intenzioni non sempre positive.
Come aprire il dialogo con i genitori senza creare conflitti
Prima di intervenire direttamente con i nipoti, è essenziale costruire un’alleanza con i loro genitori. Scegli un momento tranquillo, lontano dai bambini, ed evita toni accusatori. Invece di dire “Non fate nulla per proteggere i vostri figli online”, prova con “Ho letto recentemente di alcuni rischi sui social network e mi chiedevo se ne aveste parlato insieme”. Porta dati concreti, articoli recenti o casi di cronaca, non per allarmare ma per condividere informazioni.
Molti genitori sono sovraccarichi di responsabilità e potrebbero sottovalutare il problema per mancanza di tempo o competenze. Ricerche sulla mediazione parentale mostrano che molti adulti faticano a seguire l’evoluzione delle tecnologie digitali dei figli, pur riconoscendone i rischi. Offriti come alleata, non come giudice. Proponi di approfondire l’argomento insieme, magari partecipando a un incontro formativo organizzato dalla scuola o consultando le linee guida della Polizia Postale.
Le linee guida internazionali sulla prevenzione dei rischi online per i minori raccomandano proprio un approccio di condivisione e regole concordate all’interno della famiglia, invece di controlli solo repressivi. Suggerisci di stabilire regole familiari condivise sull’uso dei dispositivi, proponi l’utilizzo di parental control offrendo il tuo aiuto nell’installazione, condividi materiale informativo attendibile da fonti istituzionali come Polizia Postale, Safer Internet Centre e Telefono Azzurro.
Costruire fiducia con i nipoti attraverso la curiosità autentica
Quando sei con i tuoi nipoti, dimostra interesse genuino per il loro mondo digitale. Chiedi loro di mostrarti le app che usano, i giochi a cui giocano, i video che guardano. Non giudicare immediatamente ciò che vedrai, anche se ti sembrerà inadeguato. Diversi studi in psicologia dello sviluppo e della famiglia indicano che un approccio punitivo o fortemente controllante rispetto all’uso di internet porta più facilmente i minori a nascondere le proprie attività online, aumentando il rischio di esposizione a contenuti o contatti pericolosi senza il supporto degli adulti.

Fai domande aperte: “Cosa ti piace di questa app?”, “Chi sono le persone con cui chatti?”, “Hai mai ricevuto messaggi che ti hanno messo a disagio?”. Ascolta senza interrompere, crea uno spazio sicuro dove possano confidarsi senza timore di punizioni. È preferibile uno stile basato sul dialogo e sulla negoziazione delle regole piuttosto che sul controllo rigido.
Insegnare la sicurezza digitale attraverso il gioco e le storie
I bambini apprendono meglio attraverso narrazioni ed esempi concreti. Racconta storie di “situazioni strane online” usando un tono narrativo, non terroristico. Crea parallelismi con situazioni reali: “Se per strada un adulto ti chiedesse di seguirlo promettendoti un regalo, cosa faresti? Online funziona allo stesso modo”.
Trasforma la sicurezza digitale in un gioco: create insieme una “lista delle cose da non fare mai online”, decoratela e appendetela. I bambini amano sentirsi coinvolti attivamente e ricordano meglio le regole che hanno contribuito a creare, come mostrano gli studi sull’apprendimento attivo e partecipativo in età scolare.
Le regole d’oro da trasmettere
- Mai condividere informazioni personali: indirizzo, nome della scuola, orari delle attività , numeri di telefono
- Non accettare richieste di amicizia da sconosciuti: se offline non parleresti con qualcuno che non conosci, la stessa regola vale online
- Le foto restano per sempre: qualsiasi immagine condivisa può essere salvata, modificata e diffusa senza controllo
- Parlare sempre con un adulto fidato: se qualcosa online crea disagio, confusione o paura, devono sapere che possono rivolgersi a te o a un altro adulto di riferimento
Riconoscere i segnali di disagio e restare aggiornata
Presta attenzione ai cambiamenti comportamentali dei tuoi nipoti. Un bambino che improvvisamente nasconde lo schermo quando entri, che diventa ansioso riguardo al telefono, che modifica le proprie abitudini di sonno o mostra segni di stress potrebbe essere vittima di cyberbullismo o di contatti inappropriati. Diversi studi indicano che una larga quota di minori coinvolti in episodi di cyberbullismo o in situazioni rischiose online non ne parla spontaneamente con gli adulti per vergogna o paura. Per questo, la tua presenza costante e non giudicante può fare la differenza.
Non serve diventare un’influencer per proteggere i tuoi nipoti. Esistono risorse accessibili create appositamente per genitori e nonni: il portale Generazioni Connesse offre guide gratuite, la Polizia Postale organizza incontri informativi e pubblica materiali divulgativi, associazioni come Telefono Azzurro e Save the Children Italia forniscono materiali comprensibili anche per chi non è nativo digitale. Dedica mezz’ora al mese a leggere gli aggiornamenti sulle nuove app popolari tra i giovani e sui rischi emergenti. Questo piccolo investimento di tempo ti permetterà di mantenere conversazioni rilevanti con i tuoi nipoti.
Il tuo amore per i nipoti ti ha portata a preoccuparti, e questa preoccupazione è il primo passo verso la protezione. Ricerche in psicologia della famiglia e della resilienza mostrano che la presenza di almeno un adulto affettivamente significativo, disponibile all’ascolto e al supporto, è un potente fattore protettivo rispetto ai rischi, inclusi quelli online. Non sottovalutare il potere della tua presenza: essere la nonna con cui si può parlare di tutto, anche di ciò che succede dietro uno schermo, può davvero contribuire a mettere in sicurezza un bambino da situazioni pericolose. Ogni conversazione che intraprendi, ogni domanda che poni, ogni momento di ascolto autentico costruisce un ponte di fiducia che potrebbe rivelarsi vitale nel momento del bisogno.
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