In sintesi
- 🎬 Tre di troppo
- 📺 Canale 5, ore 21:40
- 😂 Una commedia che racconta, tra gag e paradossi, cosa succede a una coppia convintamente childfree quando si ritrova improvvisamente con tre figli, mettendo in scena il caos genitoriale e giocando con gli stereotipi della famiglia moderna.
Fabio De Luigi, Virginia Raffaele, Tre di troppo e la loro irresistibile commedia tornano protagonisti del prime time: stasera su Canale 5 va in onda la prima TV del film che ha fatto discutere, ridere e un po’ arrabbiare il pubblico. Una di quelle pellicole capaci di dividere, proprio per il modo in cui gioca con i cliché sulla vita childfree e sul caos genitoriale, trasformando una maledizione in un’occasione narrativa sorprendentemente pop.
Tre di troppo e la prima TV su Canale 5
Alle 21:40, Canale 5 accende i riflettori su una commedia che nel 2022 aveva lasciato il segno: Tre di troppo, diretto e interpretato da Fabio De Luigi. Una storia che parte da un presupposto semplice e irresistibile: cosa accadrebbe se una coppia convintamente senza figli si svegliasse improvvisamente con tre bambini pronti a ribaltare ogni certezza?
Marco e Giulia, incarnati da De Luigi e Virginia Raffaele, sono la coppia perfetta secondo i canoni social: casa impeccabile, serate glamour, palestra, viaggi, libertà assoluta. Gli amici con prole? Per loro poveri martiri, vittime di bimbi che succhiano energie e tempo. Poi arriva la maledizione – letteralmente – di una mamma amica. Tre bambini. Zero istruzioni. Caos totale. Il tipo di caos che De Luigi sa trasformare in comicità brillante, fatta di tempi comici millimetrici e cadute esistenziali.
La comicità del film gioca sui contrasti, senza paura di essere sopra le righe: il minimalismo perfetto della casa-cattedrale di Marco e Giulia viene invaso di giocattoli, briciole, urla, pennarelli sui muri e domande senza sosta. Lo spettatore vive un crescendo di gag che funzionano proprio perché pescano da un immaginario collettivo condiviso: chi ha figli riconosce tutto, chi non li ha ride e un po’ si spaventa.
Il cast di Fabio De Luigi e Virginia Raffaele
Accanto alla coppia protagonista troviamo Fabio Balsamo, Marina Rocco e Barbara Chichiarelli, un gruppo eterogeneo che lavora per sottili contrasti. La chimica tra De Luigi e Raffaele è una delle carte vincenti: lui con la sua comicità “imperfetta ma irresistibile”, lei con una brillantezza che riesce a passare dall’imitazione alla commedia familiare senza perdere efficacia.
Per De Luigi, “Tre di troppo” è quasi un manifesto del suo umorismo: una commedia che parla di genitorialità con una leggerezza che appartiene profondamente al suo stile, quello che dagli anni di “Mai dire gol” ha saputo trasformare la goffaggine in poesia comica. Raffaele, invece, conferma quanto sia versatile anche fuori dall’ambiente televisivo: il suo personaggio è frizzante, credibile e perfetto per raccontare le contraddizioni di chi vive un ideale di vita perfetta a colpi di estetica e controllo.
- Un film che divide ma fa parlare: la rete si era spaccata tra chi lo considera una satira riuscita e chi lo legge come moralista.
- Una durata ampliata in TV: da 90 minuti a 165 con gli stacchi pubblicitari di Canale 5.
Perché vale la pena rivederlo oggi
A distanza di tre anni dalla sua uscita, “Tre di troppo” resta una commedia attuale, perfetta da vedere nel periodo natalizio, quando il tema della famiglia torna prepotente. Ha un ritmo televisivo ideale: scene brevi, humor fisico, battute immediate e una morale che non pesa, anche se un po’ prevedibile. È uno di quei film che, pur non rivoluzionando il genere, sa come conquistare e far discutere.
Culturalmente, è interessante notare come abbia intercettato il dibattito contemporaneo sul childfree: un tema sempre più presente online, tra meme e thread infuocati. De Luigi e Codrich scelgono la strada del paradosso magico – la maledizione – non per demonizzare una scelta di vita, ma per giocare con gli stereotipi e mettere alla prova la coppia protagonista. Il risultato? Una commedia che funziona proprio perché esagera tutto, trasformando lo scontro tra libertà individuale e responsabilità genitoriale in una favola moderna.
Il film cita indirettamente un grande classico come “Tre uomini e una culla”, ma lo fa con una mentalità più contemporanea, quasi millennial: la casa minimalista, l’ossessione per la forma fisica, il rifiuto di compromessi, la mania del controllo. Quando arrivano i bambini, questo universo si sgretola. E vedere come si sgretola è la vera forza comica del film.
Stasera “Tre di troppo” è la scelta ideale se avete voglia di una commedia pop, accessibile, ben interpretata e capace di fare il suo: far ridere e, senza pretese, tirare fuori qualche riflessione sincera su cosa significhi davvero crescere… anche quando non lo si vuole affatto.
Indice dei contenuti
